Se c’è una cosa che ho capito è che io con i best seller non vado molto d’accordo, ogni volta che un libro diventa un caso nazionale — o internazionale — e se ne fa un continuo parlare io, puntualmente, finisco con il rimanerne delusa. Temo sia proprio una questione di aspettative, perché dopo aver sentito parlare così tanto di un titolo finisco per fantasticarci su e crearmi nella mente un sacco di aspettative forse eccessive, dovute al susseguirsi di recensioni entusiaste, che alla fine non trovano quasi mai riscontro nella realtà. Questo non è per dire che Il racconto dell’ancella non mi sia piaciuto, al contrario, ma che non è riuscito a stravolgermi come pensavo avrebbe fatto: mi ero preparata a una bomba, mi sono ritrovata tra le mani un petardo, lascia comunque un segno ma l’effetto non è decisamente lo stesso.
A mia discolpa (non che pensi veramente di dovermi discolpare di qualcosa) posso dire di non essere una grande amante dei distopici: amo la lettura per il senso di immedesimazione che riesce a trasmettere, perché è finzione ma potrebbe anche essere la realtà, e sebbene i distopici portino in luce potenziali realtà — pensiamo per esempio ad Hunger Games, nessuno di noi vive né ha mai vissuto nulla del genere, eppure non riesce così difficile pensare che una società come quella ivi descritta possa un giorno, anche solo in parte, realizzarsi — non sono comunque reali. In questo senso, preferisco piuttosto una letteratura fantastica – di cui ammetto di non essere comunque una grande fan – che descriva personaggi realistici e affascinanti in un mondo irreale e irrealizzabile, in cui potermi in qualche modo riconoscere ma che non mi spinga a un inevitabile confronto con la realtà. L'ambiguità di una realtà che non è realtà fatica invece sempre a convincermi e anche in questo caso, pur avendo molto apprezzato il lavoro di Margaret Atwood, è riuscita a darmi del filo da torcere. Ma direi che è giunto il momento di smetterla di perdersi in chiacchiere e passare direttamente a parlare di questa lettura che di spunti di discussione me ne ha dati sicuramente molti.